ESG vita pratica

Schippiamo momentaneamente il Regolamento Ue 2019/2988 della Commissione europea sulla divulgazione della sostenibilità dei servizi finanziari (SFDR), mirante ad ampliare e uniformare le informazioni sui processi di investimento ESG, e spostiamoci nel vivo della materia.

ESG vita pratica

E’ arrivato il momento per ogni azienda che rispetti questo nome, di adeguarsi e di dare continuità aziendale mettendo in agenda la revisione del proprio modello di business.
Un ‘business model’ descrive il modo in cui un’organizzazione crea, consegna e cattura valore economico, sociale o di altro tipo.
E’ un piano che identifica i prodotti o i servizi che l’azienda intende vendere, il suo mercato di riferimento e qualsiasi spesa prevista.
Nel contesto ESG, il modello di business può anche incorporare come l’azienda intende affrontare considerazioni etiche, sostenibili e di governance nel corso delle sue operazioni.
Sono i membri del consiglio di amministrazione a giocare un ruolo chiave nel pilotare la transizione dell’azienda verso pratiche sostenibili, assicurando che la strategia aziendale sia in sintonia con i requisiti ESG, comprendendo le necessità ed aspettative degli stakeholder, e valutando i rischi e le opportunità legati all’ESG.

Cosa fare in azienda?

I Preliminari:

A) RIVEDERE LA STRATEGIA E IL MODELLO DI BUSINESS

Rivedere la strategia aziendale esistente per assicurarsi che la sostenibilità sia una componente centrale.
Assicurare che gli obiettivi di sostenibilità siano allineati con gli obiettivi generali dell’azienda
Adottare un approccio di governance che tenga conto della sostenibilità

B) ANALISI DELLA STRATEGIA AZIENDALE E DEL MODELLO DI BUSINESS

Bisogna porsi alcune domande a questo punto, in che modo la strategia aziendale si allinea con i fattori ESG?  Abbiamo degli obiettivi CONCRETI? Chi sono gli stakeholder dell’azienda?  Per chi vuole creare valore l’azienda?  La strategia che ho adottato risponde alle aspettative?
Gli impegni che come azienda ho assunto sono concreti? O corro il rischio di greenwashing?

C) REVISIONE DEL MODELLO DI BUSINESS PER L’ALLINEAMENTO CON GLI OBIETTIVI DI SOSTENIBILITA’

Bisogna considerare i cambiamenti necessari per allineare il modello di business agli obiettivi di sostenibilità                                                                                            E’essenziale che i consigli di amministrazione valutino quali azioni CONCRETE intraprendere e quali RISORSE  sono disponibili                                                                                                                                                                                                                                                                                                                Infine, è vitale comprendere se il modello di business attuale è da rivedere, da interrompere o definitivamente da abbandonare.

COME SI FA?

Tanto facile a dirsi, quanto poco a farsi. In realtà non è così. Ci vuole solo adeguamento ad una normativa scritta e tanta passione per l’accoglienza dei temi ESG.

Partendo dal presupposto che non esistono soluzioni univoche per realtà differenti e che ogni azienda merita un progetto che le venga cucito addosso proprio come fosse un abito sartoriale, si possono tracciare quelle che possono essere le linee guida per creare un quadro di riferimento per promuovere i temi ESG.

QUADRO DI RIFERIMENTO:

Il primo passo dovrebbe essere sempre legato all’analisi e alla sua conseguente valutazione strategica.

  • Valutazione strategica integrata

Eseguire un’analisi SWOT (Strengths, Weakness, Opportunities, Threats) specificatamente rivolta a fattori ESG. Questo approccio aiuta a identificare come gli aspetti ambientali, sociali e di governance influenzino direttamente e indirettamente l’impresa.

  • Punti di forza e debolezza

Analizzare le capacità interne dell’impresa relative alla sostenibilità. Questo include valutare le pratiche attuali in termini di efficienza energetica, diversità ed inclusione, trasparenza della governance e ulteriori.

  • Opportunità e minacce

Esaminare le tendenze esterne, come le normative ambientali in evoluzione, le aspettative dei consumatori, e le pressioni del mercato. Questo aiuta a identificare le opportunità di crescita sostenibile e i rischi da mitigare.

Il secondo passo dovrebbe essere dedicato a stabilire indicatori chiave di performance (KPI) che misurano l’efficacia delle iniziative ESG.

  • Sviluppo KPI specifici

KPI devono essere ralistici, misurabili e in linea con gli obiettivi aziendali generali.

  • Obiettivi SMART

Gli obiettivi EGS formulati devono essere Specifici, Misurabili, Raggiungibili, Rilevanti e Temporizzati.

  • Integrazione con gli obiettivi aziendali

Assicurarsi che gli obiettivi ESG siano integrati nelle strategie e nei piani di business generali, per garantire che la sostenibilità sia considerata in tutte le decisioni aziendali.

L’ultimo step è il monitoraggio e gli aggiornamenti periodici.

  • Sistemi di monitoraggio

Implementare sistemi per il monitoraggio regolare dei progressi verso il raggiungimento degli obiettivi ESG. Attualmente stanno aumentando in commercio i software di gestione della sostenibilità.

  • Report regolari

Necessario fornire aggiornamenti periodici sui progressi ESG a tutte le parti interessate (dirigenti, dipendenti, clienti, investitori, stakeholder). La comunicazione e gli aggiornamenti aumentano la trasparenza e aiutano a mantenere l’impegno verso gli obiettivi di sostenibilità.

  • Valutazione e aggiustamento

Valutare periodicamente l’efficacia delle inziaitive ESG e apportare le necessarie modifiche, affinchè le startegie ESG rimangano sempre in linea con le mutevoli esigenze aziendali e ambientali.

Il quadro di riferimento delineato non è che lo cheletro dell’attività che dovrà essere effettuata oin modo approfondito dal consiglio di amministrazione e dai professionisti, avvocati, consulenti, tecnici che affiancheranno nella realizzazione del percorso verso gli obiettivi ESG.

Solo perchè non passi il messaggio tale per cui all’azienda è richiesta un’immane fatica senza un ritorno ‘egoistico’ da tanta attività, voglio indicare quelli che, a mio parere, sono almeno 10 buoni motivi, o meglio 10 OTTIMI VANTAGGI per abbracciare le tematiche ESG e farsene pieni portatori.

La prima è senza dubbio la MIGLIORE PERFORMANCE FINANZIARIA, segue l’adeguamento alla CONFORMITA’ NORMATIVA, l’irrinunciabile conseguenza dell’ACCESSO FACILITATO AL CAPITALE, un migliramento in temrini di COMPETITIVITA’, nel lungo periodo un miglioramento in termini di RESILENZA AI CAMBIAMENTI CLIMATICI E ALLE CRISI ENERGETICHE.

Ritengo che le aziende che tratteranno nel modo più credibile e strutturato le tematiche ESG otterranno anche una MAGGIORE ATTRATTIVITA’ DEI TALENTI, EFFICIENTAMENTO DELLE RISORSE, conseguente ESPANSIONE DEI MERCATI, quindi SODDISFAZIONE DEI CONSUMATORI e, last but not least, RAFFORZAMENTO DEL BRAND REPUTATION.

Non è poco davvero!!!

Lo Studio rimane a disposizione per consulenze sul tema e per mettere le proprie competenze al servizio delle aziende.

Consigliamo un appuntamento per un incontro conoscitivo.